Matthijs e Robin - Testimonianza di conversione al cristianesimo - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Matthijs e Robin - Testimonianza di conversione al cristianesimo

Testimonianze conversioni cristiane

Testimonianza conversione cristiana

http://www.de-vrouwe.net/italiano/index.html?d__Testimonianza_di_Matthijs_e_di_Robin__Olanda283.htm
Presentazione di P. Paul Sigl:
Ascoltiamo adesso una testimonianza assolutamente tipica delle nuove generazioni di giovani
olandesi. Ecco due ragazzi, Matthijs e Robin, che ci racconteranno come hanno trovato la fede
e quale ruolo decisivo ha avuto in tutto ciò la Signora di tutti i Popoli. Sarà breve, perché non
vogliamo divulgare i segreti dell’anima. Siamo però riusciti a convincerli, per la gloria di Dio, a
svelarci una parte di tali segreti. Entrambi hanno i pregi dei nuovi convertiti, cioè una
grande gratitudine ed una capacità di stupirsi delle meraviglie di Dio.

Robin è disegnatore tecnico, ma anche un giramondo; fu casco blu dell’ONU nel Libano,
appassionato paracadutista e avventuriero. Pur credendo all’esistenza di un Essere Supremo e
che la vita ha un senso, cercava il vero amore lontano da Dio e dai suoi comandamenti.

La testimonianza di questi due giovani è ancora più commovente, dal momento che Robin, il
primo che si è convertito grazie alla Signora di tutti i Popoli, ha trasmesso subito la sua fede
a Matthijs. Solo da quel momento in poi, la loro amicizia è diventata vera amicizia. Quando
Matthijs ha ricevuto il Battesimo
e la Cresima, Robin gli fece da padrino in entrambi
sacramenti. E quando Robin ha ricevuto ieri il sacramento della Cresima, come avete visto,
Matthijs è stato a sua volta il suo padrino. In questa bella amicizia una signora olandese di
83 anni ha avuto un ruolo decisivo. La chiameremo più tardi sul podio.
Matthijs ha ricevuto un’educazione fuori da ogni fede religiosa, anche se i suoi genitori sono
protestanti. Come molti giovani, cercava di compensare con la droga il vuoto interiore che gli
lasciava questa mancanza di fede.
Entrò in un circolo di gente che pretendeva di trasformare il mondo con la meditazione. Ciò
che all’inizio era bello ed armonioso si mutò in orgoglio, gelosia e odio. Tutto il gruppo si
sciolse e Matthijs non si sentì più capace di affrontare la realtà. Era angosciato. Non riusciva
più ad uscire facilmente dai suoi prolungati stati di esaltazione, che lo staccavano dalla
realtà, per rientrare in questo mondo. Per un intero anno fu sovreccitato. Come un treno ad
alta velocità, le emozioni lo travolgevano. Aveva paura, una paura mai conosciuta prima. In
poche parole, era giunto al punto di non poter più gestire la sua vita.
Matthijs:
E’ vero, non fu un periodo molto piacevole! Cosciente dell’esistenza del soprannaturale, non
volevo aver niente a che fare con qualunque cosa che lo riguardasse, come difesa, per poter
rimanere con i due piedi nella realtà.
Dopo un anno di totale sovreccitazione, malgrado tutto, ho avuto il coraggio di raccogliere uno
dopo l’altro i pezzi della mia vita. Iniziai un corso di dattilografia e quando ebbi in mano il
diploma, feci l’esperienza di un vero successo. Sei anni dopo ero un programmatore con i piedi
ben piantati per terra, anche se radicato totalmente nel mondo: la mia vita era molto
mondana. Mi venne allora, in un modo del tutto sorprendente, un gran desiderio di spiritualità
che non mi lasciò mai più in pace. Anche se cercavo di ignorarlo, non mi abbandonava, anzi
diventava sempre più forte. Non c’era altro da fare. Dovevo intraprendere qualcosa. Visto che l
’ultima esperienza si era conclusa in un modo molto doloroso, volevo questa volta
intraprendere la cosa diversamente. Ero convinto che c’è solo un Dio. Gli uni lo chiamano
Allah, gli altri Krishna o Budda oppure con un altro nome. Perciò mi misi a leggere i testi
sacri delle varie religioni del mondo. Ciò che le accomunava tutte era per me il valore della
verità. Cominciai dunque con il Bagavad Gita, il libro della dottrina di Hare Krishna.

Fu allora quando feci una passeggiata nel bosco insieme con Robin.
Robin:
Ricordo ancora bene questa passeggiata insieme. Mi ero appena convertito. Era nel 1998, solo
cinque anni fa. Avevo ricevuto un’immagine della Signora di tutti i Popoli; dicevo
continuamente la preghiera e l’avevo presa con me fino a Rode, dove ero stato mandato per
lavoro, come disegnatore, per la costruzione di un casinò. Pur recitando sempre questa
preghiera, non mi sentivo spinto verso la Signora di tutti i Popoli. Feci però arrivare alla mia
nonna un’immagine peregrinante, pensando tra me: “Questa immagine pellegrina non è
niente per me. Sono cose buone per mia nonna, ma non per me”. Tuttavia, quando cercai l’
immagine per portarla con me sul treno, pensai: “Ma se tu sei veramente la Madonna, non
puoi rimanere incartata”. La presi subito, collocandola sul sedile accanto, ben in vista. Mi
sono accorto più tardi che era la prima volta che parlavo con la Madonna, sul treno, come
con una persona vivente.
Dio mi conduceva di nuovo verso Gesù e la Chiesa, sotto la guida della Signora di tutti i
Popoli. La mia conversione è per me così preziosa: come un diamante. Capirete perciò il
motivo per cui non vorrei parlarne adesso nei dettagli. Ad ogni modo, nel momento in cui feci
quella passeggiata con Matthijs, ero un neo convertito, pieno d’entusiasmo per Dio e per la
Signora di tutti i Popoli. Matthijs mi diceva ciò che aveva letto il Bagavad Gita, il libro della
dottrina di Hare Krishna, ed io gli parlavo di Dio e della mia meravigliosa conversione
attraverso la Signora di tutti i Popoli. Si sentiva tra noi la presenza di Dio.

Matthijs:
Poco dopo, chiamai Robin e gli chiesi di portarmi con lui in una chiesa. Mi disse: “OK, ma la
prossima opportunità sarà una Giornata di Preghiera ad Amsterdam”. Mi ero immaginato di
entrare in una chiesa e di rimanere indietro, in un angolo da dove avrei potuto osservare
tutto. L’idea di un grande incontro mi era contraria e dissi: “Sarà per un'altra volta!” Dopo aver
riagganciato il telefono, pensai: “Ma che stupido sei! Vai! Di che cosa hai paura?” In quel
momento, Robin mi chiamò, chiedendomi se, nonostante tutto, non avrei voluto andare a
questa Giornata di Preghiera della Signora di tutti i Popoli. Era tutto come dice un proverbio
olandese: “Un pensiero solo e due anime!” Acconsentii subito.
Durante il cammino mi offrì questa coroncina. (La fa vedere)
Durante la Seconda Giornata nazionale del 2002 nel Jap Edenhal, vidi Robin inginocchiato a
pregare con tale raccoglimento che pensai dentro di me: «Se Robin è matto, lo siamo tutti».
Seguii dunque il suo esempio. Mi inginocchiai e feci una preghiera a Dio con parole mie,
povere e sconesse.

La Giornata di Preghiera
mi lasciò una profonda impronta. Mi fece tanto bene questa
atmosfera d’amore e di unità.
Ritornando a casa, la pace diventò sempre più sensibile. In settimana, chiamai Robin e gli
dissi: “Ne voglio di più”. Mi condusse in diverse chiese, monasteri, cappelle. Mi sembrava che
la mia ricerca di Dio che all’inizio era come un piccolo ruscello, era diventata un grande fiume,
che mi trascinava con tutta la sua forza verso la Chiesa Cattolica.
Contrariamente alla mia poca passione per la lettura, riempii la mia stanza di letteratura
cristiana. Devo essere onesto: all’inizio non fu del tutto facile lasciare la dottrina di Hare
Krishna. C’erano diverse cose dentro che mi piacevano molto. Chiesi a Dio di farmi vedere
chiaro. Aprii il Bagavad Gita che è come la Bibbia di Hare Krishna e lessi un brano, sul
quale era caduto il mio dito. Ciò che lessi mi lasciò sereno nella convinzione che facevo
bene ad entrare nella Chiesa Cattolica. Fu l’ultima volta che aprii questo libro. Adesso si
trova dietro un armadio sotto un bel strato di polvere.
Oggi, le mie più preziose letture sono la Bibbia
, l’Imitazione di Cristo, di Tommaso da
Kempis, e l’Amore della Sapienza Divina, di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Vi
consiglio a tutti di leggerli.
Fin dall’inizio mi sono sentito a mio agio e al sicuro nella Cappella della Signora di tutti i
Popoli. In questo luogo sono stato preparato al Battesimo, che ho ricevuto l’11 Ottobre del
2002, che era la festa della Maternità di Maria.
Quando guardo indietro, devo dire che a causa del consumo frequente di droghe che facevo,
ero diventato come un “barile di cose chimiche”. Facevo il possibile per riempire il vuoto
interiore che mi tormentava. Volevo compensare questa mancanza d’amore con cose artificiali,
cose che non mi riempivano veramente.
Infine vorrei dirvi che Dio mi dà oggi tanto amore, che il mio cuore ne è pieno, anzi trabocca, e
che posso comunicare questo amore.
Nell’inverno, capita ogni tanto a Robin, ad Anna, la sua amica, e a me di munirci di cibo, di
guanti, di sciarpe, ma anche di immagini e di coroncine, per andare in diverse zone di
Amsterdam dove ci sono molti senza tetto e drogati.

Robin:
Ogni volta che diamo loro qualcosa per i loro bisogni materiali, offriamo anche una coroncina e
un’immagine. Per l’immagine e la preghiera, aggiungiamo: “Se ciò non significa nulla per te,
conoscerai certamente qualcuno che la gradirà”. Non potete immaginarvi, carissimi amici,
quanti begli incontri facciamo! Pensiamo di essere sempre noi a dover regalare qualcosa ai
barboni, ma in realtà sono loro a farci un regalo! S’incontrano più spesso di quanto si
immagini, persone di ogni età che credono e conoscono la Sacra Scrittura, di gran lunga meglio
di noi.

Spesso lascio un portachiavi con l’immagine e la preghiera in una discoteca, in un bar, nella
stazione o altrove, e aspetto per vedere quanto tempo rimane e con quale gioia la gente lo
prende.
Ci sono molti esempi da raccontare sulla diffusione dell’immagine, ma il tempo non
permette di farlo.

Matthijs:
Per ultimo desideriamo presentarvi la Signora Wobien de Jong. E’ la madrina di Battesimo mia,
come anche di Robin. Per Robin e per me, Wobien è un grande sostegno nella nostra fede. Noi
che siamo nuovi convertiti, siamo felici di avere qualcuno che condivide con noi la sua lunga
esperienza di fede. Nella confusione delle idee, Wobien ci aiuta ad approfondire la dottrina
sana della Fede Cattolica, dandoci anche una buona letteratura.
Robin:
Per concludere, cari amici, desideriamo dirvi che il Padre Divino ha le braccia largamente
aperte. Tutte le preghiere che rivolgiamo a Dio nella fiducia e con un vero amore sono
esaudite in questo tempo speciale. Non lasciamoci turbare dalle nostre preoccupazioni, poiché
il Padre non abbandona mai i suoi figli. Come l’ha fatto per noi, raddrizza le vie storte.

Ave Maria
!

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