Corrado Campanella ex testimone di Geova ex evangelico - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Corrado Campanella ex testimone di Geova ex evangelico

Testimonianze conversioni cristiane
CORRADO CAMPANELLA RACCONTA EX TESTIMONE DI GEOVA RACCONTA LA SUA CONVERSIONE


Vi racconto la mia storia: mi arruolai nella Guardia di Finanza nel 1986 e dopo la scuola allievi finanzieri fui inviato a prestare servizio a Susa (TO), nel 1989 avevo 24 anni quando per mia sciagura detti retta ai Testimoni di Geova ed ebbero vita facile con me in quanto di religione ne ero a digiuno, avevo si fatto il catechismo cattolico ma già dalla scuola superiore decisi di allontanarmi dalla fede, da ragazzi giovani e in perfetta salute ci si sente invincibili e diventa facile illudersi di poter fare a meno di Dio tanto che presi il catechismo sottogamba, mi sentivo giovane e forte e mi illudevo di arrivare chissà dove e dal catechismo imparai ben poco, perciò, finito il catechismo e iniziati gli studi superiori, ritenendo la Chiesa nemica del moderno e della libertà personale coi suoi precetti morali, mi allontanai con leggerezza convinto che di Dio avrei potuto farne a meno, che la Croce la aborrivo in quanto troppo impegnato a perseguire la felicità su questa Terra.

Siamo ormai nel 1989 ed ero in servizio a Susa (TO) lontano da casa (Sicilia) e mi sentivo solo e su questo i Tdg riuscirono a fare breccia e, ormai a digiuno di dottrine cristiane, riuscirono a convincermi con i loro argomenti settari ma anche chi mi faceva lo studio (Salvatore M.) era una persona che sembrava proprio un vero cristiano e affascinava eppure era imbevuto di fanatismo geovista ma io non me ne rendevo conto e mi convinsi di aver trovato la vera religione.

Fui invitato a frequentare la Sala del Regno e quell’ambiente apparentemente puro mi conquistò, c’erano due anziani (l’equivalente geovista dei preti e dei pastori) e fra loro chi presiedeva era Salvatore che appariva un vero cristiano e amava i fratelli e dai fratelli era amato, perciò mi appassionai di geovismo senza notare che un vero cristiano nelle mani di una setta diventa strumento del Maligno ma ormai ero mentalmente condizionato e mi bevevo proprio tutto.
Continuando lo studio decisi di diventare Testimone di Geova a tutti gli effetti e chiesi cosa dovevo fare per fare il bagno all’assemblea (battesimo geovista), seppur con imbarazzo Salvatore dovette spiegarmi che il mio lavoro di Finanziere cioè militare costituiva ostacolo al battesimo (oggi so che ce ne sono a iosa lavori non graditi dai signori della fede geovista) e per poter diventare un membro effettivo della comunità dovevo per prima cosa trovare un nuovo lavoro "e cosa sarà mai?" pensai stupidamente e mi misi alla ricerca di un lavoro.

Nonostante le ricerche, inserzioni e dannandomi pure nel cercare lavoro, con un semplice diploma di geometra e senza esperienza, non riuscivo proprio a trovarlo e passarono gli anni e la mia delusione si trasformò in frustrazione, inoltre la bella fratellanza geovista, visto che, a loro parere, non mi decidevo a "prendere posizione per il regno" (ma se non riuscivo a trovare lavoro?), cominciarono a emarginarmi dalle "attività ricreative e nel contempo le belle lezioni dello studio geovista mi inquinavano la mente facendomi diventare sempre più fanatico e integralista finendo a mettermi contro i miei superiori in un lavoro che detestavo perché, a mio condizionato parere, non mi consentiva di vivere liberamente la mia stupida fede, ormai non capivo più niente la mia mente e individualità erano morte ed ero detestato da superiori e colleghi.

Nel 1992 chiesi e ottenni trasferimento a Torino dove al Comando di Legione mi fu affidato un lavoro disarmato e in principio gli anziani della mia congregazione (Salvatore si era trasferito altrove ed era arrivato un altro anziano al suo posto) accettarono la mia posizione lavorativa, fui perciò ammesso a divenire "proclamatore non battezzato" e a iniziare a uscire in "servizio" cioè la vendita porta a porta delle pubblicazione della Watch Tower Society Incorporated (una vera e propria corvè imposta agli adepti).

Io ero stupidamente lieto di poter fare il "proclamatore" in vista di un prossimo bagnetto teocratico ma l’insidia era alle porte, infatti venne un Sorvegliante di Circoscrizione (vescovo geovista) in visita alla congregazione di Bussoleno (TO) che frequentavo e, messo al corrente dagli anziani della mia posizione lavorativa (ero cioè Finanziere) quel cretino se ne uscì col "e il principio di Isaia 2:4 dove lo mettiamo?" adesso gli risponderei "ma vai a quel paese..." ma allora ero mentalmente condizionato e stupidamente fui umile (con gli squali) e ubbidiente (con chi voleva il mio male) non osai nemmeno dissentire che in quel passo non era contenuto nessun divieto di lavoro militare, ma i Tdg sono indottrinati all’ubbidienza pedissequa a "coloro che prendono la direttiva" in quanto "voluti da Geova" e disubbidire era considerato "pericoloso spirito di indipendenza" il che portava alle inevitabili sanzioni disciplinari previste a carico di chi veniva "segnato" (non poter partecipare allo svago coi fratelli, non rispondere allo studio Torre di Guardia, non poter fare discorsi alla "Scuola di Ministero Teocratico", ecc).

Perciò gli anziani dovettero rimuovermi da "proclamatore" e l’incubo di dovermi cercare un nuovo lavoro ricominciò e la bella fratellanza mi emarginò, ovviamente il lavoro continuavo a non trovarlo e mano a mano, pur di trovarlo, ero disposto ad accettare di tutto: anche lavare le scale per 600.000 lire al mese (io che ne prendevo 2 milioni in Finanza), questo mi ricorda il figliol prodigo che desiderava sfamarsi col cibo dei porci, non che lavare scale sia da indegni, ma se si acquistano determinati diritti, perché rinunciare scioccamente?

Al Comando di Legione di Torino c’era in ufficio un collega evangelico che venne a conoscenza dei miei problemi (il geovismo mi stava anche rovinando psicologicamente ma non me ne rendevo conto) e mi invitò a visitare la chiesa che frequentava ed io accettai (seppur il geovismo vieta di visitare edifici religiosi di "Babilonia la Grande" cioè non geovisti), visitando la chiesa non trovai nulla di esecrabile nella fede di quei cristiani, cercai di attaccarmi alla storia della croce che nel geovismo è considerata idolatrica ed ereditata da culti pagani e Gesù, secondo loro, fu affisso ad un palo, ma alle obiezioni degli evangelici non seppi rispondere, in fondo mi rendevo conto di quanto deboli fossero gli argomenti geovisti per il palo, infatti l’eliminazione della croce fu voluta dal Presidente della WTS Rutherford negli anni ’30 (avvocato del Missouri grande alcolizzato che, avendo sostituito in una seduta il giudice, si faceva chiamare "Giudice Rutherford", che bell’esempio di umiltà!), J.F. Rutherford può essere considerato il vero fondatore del geovismo in quanto stravolse gli insegnamenti del fondatore della WTS e suo predecessore C.T. Russell, creando infine un movimento tutto nuovo e diverso che del precedente (Studenti Biblici) non conservava neanche il nome, infatti il nome Testimoni di geova lo si deve a Rutherford.

Quella sera uscii dalla chiesa evangelica con meno certezze di prima, infatti dapprima consideravo la "cristianità" (in gergo geovese in non "cristiani" cioè non Tdg in quanto per il geovismo solo i Tdg possono essere definiti "cristiani") apostata e malvagia che aveva stravolto la "verità" ricevuta da Cristo e apostoli (per il geovismo la "verità" sono le loro singolari dottrine) che credeva nella Trinità (dottrina praticamente sconosciuta ai Tdg eppure odiata svisceratamente) e perciò "alienata da geova", ovvio che nel verificare che quei cristiani (gli evangelici della chiesa) non avevano nulla di riprovevole da meritare la crudele distruzione di geova con i loro corpi "dati in pasto agli uccelli del cielo" prospettata per i non Tdg, la mia fede che si basava sull’odio verso i non Tdg, soprattutto se non volevano convertirsi, cominciò a vacillare.

Ma il mio collega evangelico poi mi fece conoscere un pastore ex Tdg e insieme al Cappellano Militare (sacerdote cattolico) cercarono di convincermi a svegliarmi dal geovismo, paventandomi che avrebbero preteso che lasciassi il mio lavoro cosa che io negai (mentendo spudoratamente) in quanto ai Tdg viene insegnata la "strategia teocratica" cioè non dire la verità ai non Tdg per difendere gli interessi del geovismo, pensate che seppur ero sincero fino alla fesseria con gli anziani della congregazione, io mentii più volte spudoratamente ai miei genitori e non me lo perdono!
L’incontro finì con un nulla di fatto o meglio ero io che ero completamente fatto di geovismo e rimasi nella setta per la mia rovina.

Alla fine (era il 1993) trovai la possibilità di lavorare come carpentiere apprendista presso un fratello e mi dimisi dalla Finanza, ma dopo pochi mesi il lavoro a causa della crisi economica che imperversava venne a mancare e rimasi senza lavoro, la bella fratellanza geovista se ne fregò dei miei problemi ("prega geova" oppure "sono problemi che ti devi risolvere" oppure "non rattristare i fratelli coi tuoi problemi") infatti preferivano vantarsi della loro bella casa, dell’auto nuova, dei loro bei vestiti e dei loro soldi, e alla fine dovetti rendermi conto in che trappola mortale mi ero cacciato.

Mandai allora il geovismo alle ortiche con la vita da ricostruire e ormai a pezzi, era il 1993, anni dopo (1997) avevo iniziato a lavorare nella scuola da precario e al lavoro incontrai una collega evangelica e le dissi "se 5 anni fa fossi diventato evangelico mi salvavo" e lei mi disse: "guarda che sei ancora in tempo" ma io le dissi: "ormai tutto è perduto!" lei non capiva ma io capivo benissimo che in Finanza non ci rientro più nemmeno se Dio lo vuole.
Un anno dopo provai a frequentare la chiesa evangelica ADI di Bergamo della mia collega (era 1998) ma ero ormai scottato dal geovismo e mi allontanai, non amavo sentirmi ripetere le parole bibliche che erano state la colonna sonora della mia rovina, questo è quello che è più odioso di quella setta: rovinano la vita alle persone nel nome di Dio, maledetti!

Certo nella chiesa evangelica mi accorsi che, seppur c’era meno organizzazione meticolosa rispetto al geovismo, in compenso c’era più libertà e mi trovai bene, ma ormai il "Sola Scriptura" in me scricchiolava, in fondo tutto lo schifo del geovismo era originato anch’esso dalla "libera interpretazione del testo" che mi si insegnava e inoltre, se nel geovismo mi si imponeva di odiare la Chiesa Cattolica perché, a loro avviso, avrebbe apostatato dalla verità (che per il geovismo sono loro, naturalmente!) e se avevo scelto la chiesa evangelica era per via del troppo odio che mi era stato inculcato verso la Chiesa Cattolica, quando mi resi conto di questo, preferii avere un atteggiamento equilibrato, pensare alla mia fede e non guardare a quella di altri per cercare argomenti per accusarli (e i fratelli separati farebbero bene ad agire così!).

Ma col tempo, conoscendo cattolici, mi resi conto che loro non seguivano il "Sola Scriptura" ma anche il Magistero della Chiesa e la "Traditio" e all’inizio mi scandalizzai, ma poi pensai "non hanno tutti i torti" vista la babele di chiese evangeliche generata dalle diverse interpretazioni del Testo che continuavano a spartire in infiniti rivoli il cristianesimo e, spesso e volentieri, anche nel mondo evangelico sorgevano comunità che cadevano nelle più tremende eresie (es. "santa risata", "cadute", "versi di animali", ecc. oltre alle negazioni di dottrine fondamentali come la dottrina trinitaria).

Ma fu a fine estate 1999 che ci fu la goccia che fece traboccare il vaso, nella mia comunità c’era un pastore che era davvero una brava persona, moderato e attento all’ortodossia, ma in quella domenica di settembre venne a fare il sermone domenicale un pastore ospite da qualche settimana che stava per tornarsene nella sua Sicilia, quando durante il discorso se la prese con la beatificazione di Padre Pio da parte di Papa Giovanni Paolo II, sbottò con un: "un papa peccatore ha fatto beato un peccatore!" a quel punto sentii un mormorio di approvazione da parte dell’uditorio ma io mi seccai in quanto, seppur evangelico, avevo conservato una certa stima verso Padre Pio a cui mia madre era molto devota e Giovanni Paolo II, feci quella sera l’obiezione ad un mio amico evangelico: "non sopporto che gente in giacca e cravatta da un podio si mette ad insultare persone di altre chiese solo perché non sono della stessa ditta!" tutto ciò mi dava un disgustoso sapore di geovismo (è tipico dell’ipocrisia geovista accusare gli altri, sbandierando i loro peccati, e nascondere i propri, anche la pedofilia, imponendo alle vittime il silenzio per "il buon nome dell’organizzazione"), il mio amico mi disse: "sai è anziano e magari eccede un po’, non ti preoccupare", ma questo segnò l’inizio del mio allontanamento, il mese successivo incontrai di nuovo colei che sarebbe diventata mia moglie e decidemmo di vivere insieme e decisi, per non mettere divisione, di allontanarmi dalla chiesa evangelica.

Nel 2004 dopo che riuscii a riconquistare un lavoro a tempo indeterminato trovai il sito www.infotdgeova.it
che analizza criticamente il geovismo e mi resi conto degli errori e delle eresie della setta geovista e che Dio con quella setta non c’entra proprio, quella setta è satanica e lo ammetto senza tema di smentite, ma ebbi anche modo di leggere molte cose sul cattolicesimo e mi resi conto di una semplice verità: se credo nel canone del Nuovo Testamento devo credere anche nell’infallibilità della Chiesa che l’ha generato, se negassi questo cosa mi garantisce che il Canone sia quello corretto? Se mi mettessi a credere che un tempo la Grande Chiesa che generò il Canone era infallibile e poi cadde nell’errore, cosa mi garantisce che non lo sia stata anche nel IV secolo?
Questi argomenti mi spinsero a studiare la storia del cristianesimo e la dottrina della Chiesa Cattolica che tanto leggermente avevo abbandonato, col tempo sentii l’esigenza di riavvicinarmi e, il resto è storia recente, col tempo sono ritornato pienamente nel cattolicesimo.

Corrado Campanella

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