Inferno - Sua esistenza e prove bibliche studio biblico tdG - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Inferno - Sua esistenza e prove bibliche studio biblico tdG

Testimoni di Geova

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L'INFERNO

PRIMA PARTE
SIGNIFICATO DELLE PAROLE
Con la guida dei migliori dizionari biblici diamo anzitutto i significati di alcuni termini o parole attinenti al nostro problema.
E' una precisazione doverosa a motivo soprattutto della confusione che i testimoni di Geova (tdG) creano nella mente di chi li
ascolta, equivocando per malafede o ignoranza sui diversi significati che lo stesso termine o parola può avere e di fatto ha nella
Bibbia secondo il contesto. Esamineremo in seguito alcuni casi di questo equivoco geovista.
Sceol


1 - Il termine Sceol lo si incontra nei libri dell'Antico Testamento. Il suo significato fondamentale è quello di “soggiorno o regno o dimora o regione dei morti”, dove gli Ebrei immaginavano che si radunassero tutti i defunti, buoni e cattivi i Refaim.
“Questa parola (Sceol) designa nell'A.T. la dimora dei morti, concepita come un luogo oscuro (cf. Giobbe 10, 21 ss.) e situato al di sotto dell'oceano (cf. Giobbe 26, 5), che dietro le sue 'porte' (cf. Isaia 38, 10; Giobbe 38, 17) racchiude per sempre (cf.
Giobbe 7, 9 ss; 16, 22; Ecclesiaste 12, 5) tutte indistintamente (cf. Salmo 89, 49) le 'ombre' dei trapassati (cf. Isaia 14, 9)”.

Osservazioni:
a) E' dunque fuor di dubbio che gli Ebrei, molto tempo prima di Gesù Cristo, credevano nella sopravvivenza dell'uomo subito dopo la morte
. Lo Sceol non significa “la distruzione completa” dell'uomo, ma “un modo di essere” dopo la morte.
L'esistenza dell'uomo continua, anche se in modo diverso.
A conferma sta il fatto che agli Ebrei era severamente proibito non solo di consultare gli spiriti, di praticare cioè lo spiritismo, ma anche di evocare i morti (cfr. Deuteronomio 18, 11). Il comando divino riguardava sia gli spiriti sia i morti. Se esistono gli spiriti, devono esistere anche i morti, altrimenti la duplice proibizione divina non avrebbe senso.


E' perciò errato affermare che le parole dette da Dio ad Adamo: " Tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto:
polvere sei e in polvere tornerai " (Genesi 3, 19) significano che Adamo quando morì “tornò in quello stesso stato di inesistenza in cui si trovava prima della creazione”. La Bibbia non dice questo. Lo dicono i tdG.
b) Con questa chiara dottrina biblica della sopravvivenza dell'uomo subito dopo la morte non contrastano le parole dell'Ecclesiaste (Qoèlet):


“I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla
, non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce (...).
Tutto quello che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli ìnferi (Sceol), dove stai per andare” (9, 5.10).
Continua...

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