Immagini e santi secondo i Testimoni di Geova idolatria - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Immagini e santi secondo i Testimoni di Geova idolatria

Testimoni di Geova

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Cronaca milanese

IMMAGINI E SANTI

“Un testimone di Geova anzianotto con baffetti neri, che la pronunzia non purgata dalla scuola teocratica
indicava come proveniente da Bari, avvicinò cortesemente il cronista proponendo l'acquisto d'un pacchetto di opuscoli, e
intanto avvertiva che questo mondo è agli sgoccioli: "Non è precisato il giorno giusto - diceva - ma... tutto sta per finire.
Eravate cattolico? - chiedo. sì.
E come mai ... ? Il barese dai baffetti neri, tirando fuori la Bibbia, disse: "Perché nella religione cattolica ci sono
troppi santi e madonne, mentre qua, legga, la Scrittura dice: Maledetto è l'uomo che fa immagine scolpita o una statua
di metallo, cosa detestabile a Geova”.
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Che cosa dice la Bibbia?
 
Quanto detto finora vale sempre e perciò vale a proposito della venerazione delle statue e delle immagini. La propaganda geovista cita e strumentalizza alcuni testi biblici, dando ad essi un significato radicalmente diverso da quello che essi hanno. Riesce così ad ingannare ì meno accorti. Noi vogliamo vederci chiaro e sapere che cosa realmente dice la Bibbia.
 
Certo la Bibbia parla più d'una volta di proibizione di statue ed immagini, ma non nel senso in cui la spiegano i tdG ed altri gruppi settari. Amore alla verità e alla Parola di Dio esige che noi riportiamo almeno i principali testi biblici riguardanti le statue ed immagini, ed esige pure che di essi sia data una spiegazione corretta, oggettiva e conforme a una fedele ed onesta conoscenza della Bibbia.
 
Vogliamo prima far notare che la nostra citazione dei principali testi biblici riguardanti le statue ed immagini non sarà un'accozzaglia di frasi scritturistiche disordinata e confusa come avviene nei libri e nelle riviste dei tdG.
 
Noi seguiremo un ordine, quello appunto seguito dalla Sacra Bibbia. Questo aiuta a capire spiegare come si conviene la Parola di Dio. Possiamo perciò distinguere tre gruppi di citazioni bibliche.

 
Il primo gruppo: la Legge
 
Il primo gruppo sarà preso dai primi cinque libri della Bibbia detti comunemente Pentateuco o anche Legge (cfr. Matteo 5, 17; 7, 12; 22, 40 ecc.). In essi, insieme a notizie storiche sull'origine dell'uomo e del popolo ebraico, sono contenuti i comandamenti di Dio e altre disposizioni legislative atte a conservare negli antichi israeliti la fedeltà a Jahve.
 
In effetti, i testi biblici di questi cinque libri, come del resto di tutta la Bibbia, riguardanti le statue ed immagini, miravano solo a preservare pura  da infiltrazioni pagane la religione di Israele. Questo è il loro contesto, che ne fa capire il significato.
 
Ecco i principali testi
 
1 - In Esodo 20, 2-5 sta scritto: “Sono io Jahve tuo Dio che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Tu non avrai altri dèi all'infuori di me. Non ti farai immagini scolpite né alcuna figura di quanto è in alto nei cieli né di quanto è in basso sulla terra né di quanto è sotto la terra nelle acque. Non ti prostrerai davanti ad essi né renderai loro un culto, poiché io, Jahve tuo Dio, sono un Dio geloso”.
 
 
2 - Nel libro del Levitico 19, 4 leggiamo:
 
“Non volgetevi agli idoli né fatevi dèi di metallo fuso: io sono Jahve vostro Dio”.
 
E in quello dei Numeri 33, 51-52:
 
“Jahve si rivolse a Mosè: "Parla ai figli d' Israele, dì loro: Quando avrete attraversato il Giordano verso la terra di Canaan, caccerete innanzi a voi tutti gli abitanti della terra (... ), distruggerete le loro statue di metallo fuso e demolirete tutte le alture”.
 
 
3 - Molto più esplicito e particolareggiato appare il seguente testo del Deuteronomio 4, 15-19:
 
“Riflettete bene in voi stessi: nel giorno in cui Jahve, all'Horeb, vi ha parlato in mezzo al fuoco, non avete visto nessuna figura. State attenti quindi a non prevaricare facendovi figura scolpita di qualsiasi genere: immagine di maschio o di femmina, immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra. Quando alzerai gli occhi verso il cielo e vedrai il sole, la luna, le stelle, cioè tutto l'esercito dei cielo, non lasciarti trascinare, non prostarti innanzi ad essi e non rendere loro culto”.

Santi, non idoli
 
Nulla di tutto questo nella venerazione cattolica delle immagini e delle statue. Ciò che dice la Bibbia a riguardo delle immagini e delle statue adorate dai pagani e alcune volte anche da alcuni antichi israeliti non ha nulla a che vedere con la pratica cattolica di venerare immagini e statue. Solo una grande ignoranza o una propaganda settaria e velenosa contro la Chiesa Cattolica deve dirsi responsabile d'un simile menzognero accostamento. Una breve analisi di come stanno le cose dimostrerà quanto siano assurde e antiscritturali le accuse mosse dai nemici della Chiesa Cattolica contro la pia pratica di usare e venerare le immagini e le statue dei Santi.
 
 
1 - Negativamente diciamo che le immagini e le statue venerate dai cattolici non sono idoli, non sono cioè divinità pagane. Questa semplice osservazione, che esprime solo e tutta la verità, è suffìciente a qualificare come errata e calunniosa l'applicazione dei testi biblici sopra citati alla venerazione cattolica delle immagini e delle statue. I testi biblici citati precedentemente condannano solo il culto e I'adorazione di dèi pagani, non l'uso delle arti decorative come diremo dopo.
 
Domandiamo a tutte le persone oneste ed equilibrate:
 
Avete mai visto adorata in qualche chiesa cattolica o in qualche famiglia di veri cattolici la statua o l'immagine di Astarte o di Baal, di Giove o di Saturno, di 'Venere o di Giunone o del sole o della luna o delle stelle o del toro o del coccodrillo o del pesce, oppure di qualche imperatore babilonese o romano o di qualche faraone d'Egitto? Avete mai visto qualche cattolico prostrarsi davanti a tali immagini e statue come se fossero divinità e metterle al posto dell'unico Dio, in cui egli crede? Pensarlo è semplicemente ridicolo e i tdG ed altri settari cadono nel ridicolo quando insinuano tali insulsaggini nei loro creduli seguaci.
 
A dire il vero, dì statue e di immagini di divinità pagane, di faraoni d'Egitto, d'imperatori romani ve n'è un gran numero nei musei, nei giardini pubblici, nelle ville... Ma chi mai ha avuto la strana idea di adorarle o anche venerarle con offerte di fiori, dì candele, d'incenso? Chi mai sosta a pregare davanti ad esse o chiedere la loro intercessione per ottenere da Dio grazie e favori?
 
 
2 - Positivamente va detto con la massima chiarezza che le immagini e le statue venerate dai cattolici ricordano e rappresentano persone realmente esistite. Sono coloro che, lungo il corso della storia umana, hanno fatto conoscere il vero Dio e hanno portato molti, con l'esempio e la parola, alla sua vera adorazione.
 
In altre parole, le immagini e le statue sono ausili, cioè mezzi e strumenti, per ricordare  queste insigni figure di bontà e di zelo, che hanno operato su questa terra, e oggi ancora mediante    il loro ricordo possono condurci alla conoscenza  e alla adorazione del vero Dio. L'immagine o la       statua è la parola visibile, più efficace di quella   scritta, che ci sprona ad amare l'unico vero Dio, Lui solo adorare e servire, e per amore suo amare e servire il nostro prossimo.
 
Col passare del tempo l'uomo sapiens, lungi dal disprezzare l'uso delle immagini, l'ha sempre valorizzato con crescente interesse per educare ed educarsi alla conoscenza del vero, del bello, del buono. La nostra civiltà è la civiltà delle immagini. Come negare, come tentare di distruggere tanta ricchezza umana e cristiana? Solo gente miope può lavorare in questa direzione!
 
Guarda e agisci secondo il modello (Esodo 25, 40)
 
Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci rende presente innanzi tutto Gesù Cristo, l'Uomo - Dio, l'Emmanuele, ossia Dio-con-noi. Egli è l'immagine del Dio invisibile (Colossesi 1, 15). Chi ha visto Lui, ha visto il Padre (Giovanni 14, 9).
 
Mediante la sua immagine, Egli, che è la Parola o Verbo di Dio, fa sentire la sua voce agli uomini di buona volontà di ogni tempo. Per sentire questa voce ci si può rivolgere alla Bibbia, al Vangelo scritto. Ma nulla vieta che anche l'immagine o la statua sia un canale di questa voce, del messaggio di verità e di amore trasmesso al mondo duemila anni fa da Gesù il Cristo. L'immagine del Crocifisso o del Cristo trasfigurato (Raffaello) può dire molto di più che una pagina scritta del Vangelo.
 
Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci fa sentire la voce delle più nobili creature umane, che hanno cooperato col Figlio di Dio alla nostra salvezza. Tali sono Maria Santissima, la Madre di Gesù, san Giuseppe suo sposo, gli Apostoli ed Evangelisti, i martiri cristiani dei primi secoli e dei secoli successivi, tanti nostri fratelli nella fede, che si sono distinti nella pratica delle virtù cristiane, nell'amore eroico per Dio e per l'uomo: san Paolo, san Francesco d'Assisi, sant'ignazio, san Francesco Saverio, san Massimiliano Kolbe, santa Maria Goretti, san Giovanni Bosco, san Vincenzo de' Paoli e tantissimi altri, di cui la Bibbia dice: “Benché morti, ossia passati a vita migliore, ancora parlano” (cfr. Ebrei 11, 4), parlano anche mediante le loro immagini e statue. L'arte decorativa ci fa sentire ancora la loro voce.

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