Satana esiste Catechesi come difendersi
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Esistenza e natura di Satana
Scritto da Don Claudio CRESCIMANNO La Sacra Scrittura rivela l’esistenza di Satana e degli angeli ribelli. Sono esseri spirituali dediti al male. Ma in quanto creature non sono al apri di Dio. Anche ragione ed esperienza possono confermare questo dato di fede.
In quasi tutte le religioni è presente la credenza in uno “spirito del male”, creatura angelica o semi-divina che è all’origine del male e impegnata nel combattere la Divinità e gli uomini buoni. Nella letteratura biblica, da cui dipendono ebraismo, cristianesimo ed islamismo, si tratta di un angelo creato buono da Dio, ma che poi, a capo di un gruppo di altri angeli, si è ribellato al suo Creatore e quindi è divenuto istigatore al male per gli uomini: il suo nome biblico è Satana, che significa «colui che si oppone ai disegni di Dio», e gli angeli suoi compagni nella ribellione a Dio vengono chiamati “demòni”.
Altri nomi di Satana, non propriamente sinonimi ma ormai abitualmente usati per indicare la stessa realtà, sono: “Lucifero”, “Diavolo”, “Demonio”.
Ci soffermiamo a parlare di lui, di loro, non perché siano degni della nostra attenzione e del nostro interesse: infatti, Dio ha creato l’uomo ponendo in lui un’attrattiva ineludibile e potenzialmente infinita per la verità, la bontà, la bellezza, la santità, l’eternità, la felicità, cioè per Dio stesso, unico vero compimento di tutte le nostre attese; Satana, al contrario, è malvagio, menzognero, repellente, infelice: dunque non può essere di per sé oggetto di alcun interesse per noi. Purtroppo, però, è vero il contrario: noi siamo oggetto di interesse per Satana e per i demòni, che senza sosta lavorano per portarci ad essere come loro e con loro. Per questo dobbiamo occuparcene, per essere consapevoli di chi sia il nostro nemico, la sua natura e le sue strategie, e combatterlo con serenità e vigore, con le armi culturali e spirituali, naturali e soprannaturali, di cui siamo stati dotati.
In queste pagine, dunque, mostreremo che egli c’è e com’è, chi sono i suoi alleati sia invisibili che visibili, quali sono i sui scopi e le sue azioni, e quale fine attenda lui e tutti i suoi ‘adepti’.
SATANA ESISTE
Satana esiste: lo dice la Rivelazione
L’esistenza di Satana e la sua natura malvagia sono presentate dalla Sacra Scrittura come dati di fatto: dal tentatore che nella prima pagina del Genesi, nascosto nella metafora del serpente, seduce i nostri progenitori, sino all’orrendo dragone che precipita nello stagno di fuoco dell’Apocalisse, Satana è, in tutto il percorso della storia della salvezza, l’avversario di Dio, il nemico del bene e della felicità dell’uomo.
Nei vangeli, in particolare, viene messa in luce la furia di Satana contro l’opera della salvezza e l’azione esorcistica di Gesù, venuto a rovinare il regno di Satana, come gli stessi demòni riconoscono, terrorizzati. Si presenta in veste di tentatore per distogliere Gesù dalla sua missione,
all’inizio – durante i quaranta giorni di preghiera e digiuno nel deserto – e alla fine – durante l’agonia del Getsemani – della sua vita pubblica; viene indicato da Gesù come il menzognero e l’omicida, l’ingannatore e il seduttore, colui che semina il male nel campo di Dio e il vero padre occulto dei nemici di Gesù, l’invisibile e suadente suggeritore di tutte le opere malvagie che escono dal cuore dell’uomo e lo pervertono.
Per contro, Gesù presenta se stesso come il vincitore, colui che strappa a Satana il potere sugli uomini e lo riduce all’impotenza.
La vittoria di Gesù sullo Spirito del male ha il suo culmine nella croce, l’ora dell’apparente sconfitta, poiché è proprio in quel momento che «il principe di questo mondo viene gettato fuori» (Gv 12,31).
Sulla scorta dei Testi sacri, tutta la tradizione dottrinale e liturgica della Chiesa afferma l’esistenza di Satana, ne illustra l’azione malvagia e suggerisce gli strumenti della lotta spirituale contro di lui. Gli scritti dei Padri della Chiesa, i documenti dei Concili d’oriente e d’occidente e i più antichi libri della preghiera della Chiesa presentano la storia del mondo come il grande campo di battaglia dove si fronteggiano le schiere di Cristo e quelle di Satana: l’esito finale della lotta è già stabilito, non di meno il suo svolgimento è cruento e in esso si gioca la salvezza eterna dell’uomo, quindi i discepoli di Gesù devono dotarsi delle armi appropriate.
Assolvendo al proprio compito di autorevole interprete del deposito della divina Rivelazione, il Magistero della Chiesa, nei venti secoli di storia cristiana, non ha mai cessato di proclamare la verità su Satana e di mettere in guardia i fedeli dalle sue insidie.
In particolare proprio in questi ultimi decenni, contrassegnati dalla negazione di Satana fuori e dentro la Chiesa, i Pontefici sono intervenuti con particolare forza e chiarezza.
Satana esiste: lo conferma la ragione
Se è vero che solo l’accoglienza della divina Rivelazione dà al credente la certezza dell’esistenza di Satana, non di meno anche la sua intelligenza può darne conferma indiretta, mostrandone la piena credibilità.
Infatti, la ragione, rettamente usata ci mostra che Dio esiste, che Egli è buono e che ha creato il mondo. Dunque, se un Dio buono ha creato il mondo, il mondo non può che essere, nella sua origine, tutto e solo buono. Eppure noi constatiamo che nel mondo ci sono anche cose cattive.
Dunque, se il male è entrato nel mondo, e ciò non può essere avvenuto per opera di Dio, che è Bene infinito, deve essere avvenuto ad opera di una creatura. Dunque, ci deve essere una creatura che ha introdotto il male nel mondo. Ma il male è opposizione al sommo Bene, che è Dio: dunque la creatura che ha introdotto il male nel mondo lo ha fatto opponendosi a Dio. Ma Dio è un essere spirituale, quindi la creatura che si è opposta a Dio deve essere anch’essa spirituale: l’unica creatura del mondo visibile che oltre ad essere corporea è anche spirituale è l’uomo, l’unico in questo mondo dotato di razionalità e quindi di libertà, l’unico che può scegliere se accogliere o rifiutare il bene che si irradia dal sommo Bene. Dunque l’uomo deve certamente aver svolto un ruolo in questo dramma che è l’ingresso del male nel mondo. Ma anche dal punto di vista razionale nulla vieta di pensare che Dio abbia creato anche degli esseri puramente spirituali, dunque invisibili ai nostri occhi.
In questo caso occorrerebbe ammettere che la creatura più perfetta nella sfera dell’esistenza spirituale sarebbe la più idonea a questo atto di suprema opposizione a Dio, con il quale il male entra nel mondo. Dunque, la ragione conferma la credibilità dell’affermazione biblica, in quanto dimostra che non ripugna alla ragione, anzi si rivela come pienamente conforme ad essa, il presupporre l’esistenza di una creatura spirituale che si oppone a Dio, come è appunto un angelo ribelle.
Satana esiste: lo prova l’esperienza
Anche in questo caso, dunque, la Rivelazione e la ragione si incontrano, e gettano piena luce sull’esperienza dell’uomo.
Infatti, la verità rivelata da Dio circa l’esistenza e l’azione di Satana, accolta dalla fede e confermata dalla ragione, è la sola in grado di rendere comprensibile l’estensione e la profondità del male, in particolare del male morale, cioè la malvagità degli uomini contro i loro simili.
C’è infatti una presenza del male nella vita degli uomini che potremmo chiamare quotidiana, ordinaria, e che è riconducibile alla debolezza, alla fragilità, alla meschinità del cuore dell’uomo, causa di sofferenze fisiche e spirituali che segnano la convivenza umana. C’è poi una presenza del male più intensa e drammatica, quella della vera cattiveria, per cui con malizia e calcolo l’uomo danneggia un altro uomo per il proprio tornaconto.
Vi è infine una presenza del male che è pura malvagità, talmente intensa e profonda, anzi totale, da non potersi semplicemente ricondurre alla cattiveria dell’uomo, è un godimento aberrante per il male, un’indifferenza agghiacciante per il dolore provocato, tale da inorridire persino i cuori più induriti: stiamo parlando della malvagità che si scatena a livello planetario (come è avvenuto ad esempio con i dittatori sanguinari del secolo scorso), come pure nel sordido anonimato delle nostre città (come avviene, ad esempio, con le efferatezze contro gli innocenti, compiute da autentici mostri umani). Come non vedere dietro le patologie della mente e dello spirito, che rendono possibili tali enormità, qualcosa che eccede la pur non piccola cattiveria dell’uomo segnato dal peccato, e quindi l’ombra di un essere invisibile che istiga senza sosta verso il male assoluto?
CHI É SATANA
Satana è una creatura
A differenza di ciò che sostengono le mitologie pagane e il dualismo manicheo, presente anche oggi sotto vari nomi e forme, la rivelazione cristiana, confermata dalla ragione, ci spiega che Dio solo è l’Essere, infinito, eterno, immenso, creatore e signore di tutto ciò che esiste, padrone della vita e della morte, detentore e fonte di ogni perfezione; Satana e i demòni, come tutti gli angeli, sono semplici creature, cioè non sono assolutamente alla pari di Dio, per quanto abbiano l’ardire di ritenersi suoi antagonisti.
Sono, sì, gli esseri più perfetti nell’ordine della creazione, poiché totalmente spirituali, svincolati dai limiti connessi con una natura materiale e dotati di grande perfezione nell’esercizio delle attività dello spirito, cioè l’intelligenza e la volontà. Ma restano creature, un abisso le separa dal Creatore, da lui dipendono totalmente nel loro esistere ed Egli è, e non potrà mai non essere, il loro Signore, per quanto esse lo odino e lo rifiutino.
Satana è una creatura spirituale
La vita dello spirito, di cui anche noi facciamo esperienza come di una delle due dimensioni della nostra natura, negli angeli – quindi anche nel principe degli angeli ribelli – è invece la costituzione essenziale della propria natura: l’angelo, infatti, è immateriale, senza corpo, e la sua essenza, il suo modo di essere potremmo dire, è costituito dal pensiero e dalla volontà, le facoltà dello spirito.
Tali facoltà, come dicevamo, non essendo condizionate dalla dimensione corporea, come avviene invece in noi, vengono esercitate dagli angeli secondo tutta la loro potenzialità e perfezione, circoscritte solo dai limiti della finitezza creaturale.
Satana è una creatura spirituale pervertita e pervertitrice
La grandezza, la potenza, la perfezione della natura angelica così come l’abbiamo ora descritta, e che Dio ha voluto tale per la felicità di quegli esseri e a servizio del bene, in Satana e nei demòni si volge al male: questa è la somma perversione che stravolge la bellezza originaria di Satana e lo rende un mostro spirituale, un essere deforme.
Come è potuto accadere questo? Anche gli angeli, come sarebbe poi avvenuto per i nostri progenitori, sono stati invitati a scegliere nella libertà se accogliere o meno la proposta dell’amicizia con Dio; in questa proposta è inevitabilmente contenuta l’esigenza, propria dell’amicizia, di donare se stesso alla persona amata: di fronte a questa esigenza Satana ha preferito chiudersi in sé e estromettere Dio dalla propria vita.
In questo rifiuto di Dio e del suo amore, totale e definitivo, Satana ha coinvolto e trascinato anche una moltitudine di altri angeli e, successivamente, ha istigato a percorrere la medesima strada rovinosa anche i primi uomini, i nostri progenitori. Da allora e sino alla fine del mondo, Satana è ostinatamente e irrimediabilmente votato al male, nella continua ricerca di trascinare nella rovina con sé quante più creature gli è possibile.
In quasi tutte le religioni è presente la credenza in uno “spirito del male”, creatura angelica o semi-divina che è all’origine del male e impegnata nel combattere la Divinità e gli uomini buoni. Nella letteratura biblica, da cui dipendono ebraismo, cristianesimo ed islamismo, si tratta di un angelo creato buono da Dio, ma che poi, a capo di un gruppo di altri angeli, si è ribellato al suo Creatore e quindi è divenuto istigatore al male per gli uomini: il suo nome biblico è Satana, che significa «colui che si oppone ai disegni di Dio», e gli angeli suoi compagni nella ribellione a Dio vengono chiamati “demòni”.
Altri nomi di Satana, non propriamente sinonimi ma ormai abitualmente usati per indicare la stessa realtà, sono: “Lucifero”, “Diavolo”, “Demonio”.
Ci soffermiamo a parlare di lui, di loro, non perché siano degni della nostra attenzione e del nostro interesse: infatti, Dio ha creato l’uomo ponendo in lui un’attrattiva ineludibile e potenzialmente infinita per la verità, la bontà, la bellezza, la santità, l’eternità, la felicità, cioè per Dio stesso, unico vero compimento di tutte le nostre attese; Satana, al contrario, è malvagio, menzognero, repellente, infelice: dunque non può essere di per sé oggetto di alcun interesse per noi. Purtroppo, però, è vero il contrario: noi siamo oggetto di interesse per Satana e per i demòni, che senza sosta lavorano per portarci ad essere come loro e con loro. Per questo dobbiamo occuparcene, per essere consapevoli di chi sia il nostro nemico, la sua natura e le sue strategie, e combatterlo con serenità e vigore, con le armi culturali e spirituali, naturali e soprannaturali, di cui siamo stati dotati.
In queste pagine, dunque, mostreremo che egli c’è e com’è, chi sono i suoi alleati sia invisibili che visibili, quali sono i sui scopi e le sue azioni, e quale fine attenda lui e tutti i suoi ‘adepti’.
SATANA ESISTE
Satana esiste: lo dice la Rivelazione
L’esistenza di Satana e la sua natura malvagia sono presentate dalla Sacra Scrittura come dati di fatto: dal tentatore che nella prima pagina del Genesi, nascosto nella metafora del serpente, seduce i nostri progenitori, sino all’orrendo dragone che precipita nello stagno di fuoco dell’Apocalisse, Satana è, in tutto il percorso della storia della salvezza, l’avversario di Dio, il nemico del bene e della felicità dell’uomo.
Nei vangeli, in particolare, viene messa in luce la furia di Satana contro l’opera della salvezza e l’azione esorcistica di Gesù, venuto a rovinare il regno di Satana, come gli stessi demòni riconoscono, terrorizzati. Si presenta in veste di tentatore per distogliere Gesù dalla sua missione,
all’inizio – durante i quaranta giorni di preghiera e digiuno nel deserto – e alla fine – durante l’agonia del Getsemani – della sua vita pubblica; viene indicato da Gesù come il menzognero e l’omicida, l’ingannatore e il seduttore, colui che semina il male nel campo di Dio e il vero padre occulto dei nemici di Gesù, l’invisibile e suadente suggeritore di tutte le opere malvagie che escono dal cuore dell’uomo e lo pervertono.
Per contro, Gesù presenta se stesso come il vincitore, colui che strappa a Satana il potere sugli uomini e lo riduce all’impotenza.
La vittoria di Gesù sullo Spirito del male ha il suo culmine nella croce, l’ora dell’apparente sconfitta, poiché è proprio in quel momento che «il principe di questo mondo viene gettato fuori» (Gv 12,31).
Sulla scorta dei Testi sacri, tutta la tradizione dottrinale e liturgica della Chiesa afferma l’esistenza di Satana, ne illustra l’azione malvagia e suggerisce gli strumenti della lotta spirituale contro di lui. Gli scritti dei Padri della Chiesa, i documenti dei Concili d’oriente e d’occidente e i più antichi libri della preghiera della Chiesa presentano la storia del mondo come il grande campo di battaglia dove si fronteggiano le schiere di Cristo e quelle di Satana: l’esito finale della lotta è già stabilito, non di meno il suo svolgimento è cruento e in esso si gioca la salvezza eterna dell’uomo, quindi i discepoli di Gesù devono dotarsi delle armi appropriate.
Assolvendo al proprio compito di autorevole interprete del deposito della divina Rivelazione, il Magistero della Chiesa, nei venti secoli di storia cristiana, non ha mai cessato di proclamare la verità su Satana e di mettere in guardia i fedeli dalle sue insidie.
In particolare proprio in questi ultimi decenni, contrassegnati dalla negazione di Satana fuori e dentro la Chiesa, i Pontefici sono intervenuti con particolare forza e chiarezza.
Satana esiste: lo conferma la ragione
Se è vero che solo l’accoglienza della divina Rivelazione dà al credente la certezza dell’esistenza di Satana, non di meno anche la sua intelligenza può darne conferma indiretta, mostrandone la piena credibilità.
Infatti, la ragione, rettamente usata ci mostra che Dio esiste, che Egli è buono e che ha creato il mondo. Dunque, se un Dio buono ha creato il mondo, il mondo non può che essere, nella sua origine, tutto e solo buono. Eppure noi constatiamo che nel mondo ci sono anche cose cattive.
Dunque, se il male è entrato nel mondo, e ciò non può essere avvenuto per opera di Dio, che è Bene infinito, deve essere avvenuto ad opera di una creatura. Dunque, ci deve essere una creatura che ha introdotto il male nel mondo. Ma il male è opposizione al sommo Bene, che è Dio: dunque la creatura che ha introdotto il male nel mondo lo ha fatto opponendosi a Dio. Ma Dio è un essere spirituale, quindi la creatura che si è opposta a Dio deve essere anch’essa spirituale: l’unica creatura del mondo visibile che oltre ad essere corporea è anche spirituale è l’uomo, l’unico in questo mondo dotato di razionalità e quindi di libertà, l’unico che può scegliere se accogliere o rifiutare il bene che si irradia dal sommo Bene. Dunque l’uomo deve certamente aver svolto un ruolo in questo dramma che è l’ingresso del male nel mondo. Ma anche dal punto di vista razionale nulla vieta di pensare che Dio abbia creato anche degli esseri puramente spirituali, dunque invisibili ai nostri occhi.
In questo caso occorrerebbe ammettere che la creatura più perfetta nella sfera dell’esistenza spirituale sarebbe la più idonea a questo atto di suprema opposizione a Dio, con il quale il male entra nel mondo. Dunque, la ragione conferma la credibilità dell’affermazione biblica, in quanto dimostra che non ripugna alla ragione, anzi si rivela come pienamente conforme ad essa, il presupporre l’esistenza di una creatura spirituale che si oppone a Dio, come è appunto un angelo ribelle.
Satana esiste: lo prova l’esperienza
Anche in questo caso, dunque, la Rivelazione e la ragione si incontrano, e gettano piena luce sull’esperienza dell’uomo.
Infatti, la verità rivelata da Dio circa l’esistenza e l’azione di Satana, accolta dalla fede e confermata dalla ragione, è la sola in grado di rendere comprensibile l’estensione e la profondità del male, in particolare del male morale, cioè la malvagità degli uomini contro i loro simili.
C’è infatti una presenza del male nella vita degli uomini che potremmo chiamare quotidiana, ordinaria, e che è riconducibile alla debolezza, alla fragilità, alla meschinità del cuore dell’uomo, causa di sofferenze fisiche e spirituali che segnano la convivenza umana. C’è poi una presenza del male più intensa e drammatica, quella della vera cattiveria, per cui con malizia e calcolo l’uomo danneggia un altro uomo per il proprio tornaconto.
Vi è infine una presenza del male che è pura malvagità, talmente intensa e profonda, anzi totale, da non potersi semplicemente ricondurre alla cattiveria dell’uomo, è un godimento aberrante per il male, un’indifferenza agghiacciante per il dolore provocato, tale da inorridire persino i cuori più induriti: stiamo parlando della malvagità che si scatena a livello planetario (come è avvenuto ad esempio con i dittatori sanguinari del secolo scorso), come pure nel sordido anonimato delle nostre città (come avviene, ad esempio, con le efferatezze contro gli innocenti, compiute da autentici mostri umani). Come non vedere dietro le patologie della mente e dello spirito, che rendono possibili tali enormità, qualcosa che eccede la pur non piccola cattiveria dell’uomo segnato dal peccato, e quindi l’ombra di un essere invisibile che istiga senza sosta verso il male assoluto?
CHI É SATANA
Satana è una creatura
A differenza di ciò che sostengono le mitologie pagane e il dualismo manicheo, presente anche oggi sotto vari nomi e forme, la rivelazione cristiana, confermata dalla ragione, ci spiega che Dio solo è l’Essere, infinito, eterno, immenso, creatore e signore di tutto ciò che esiste, padrone della vita e della morte, detentore e fonte di ogni perfezione; Satana e i demòni, come tutti gli angeli, sono semplici creature, cioè non sono assolutamente alla pari di Dio, per quanto abbiano l’ardire di ritenersi suoi antagonisti.
Sono, sì, gli esseri più perfetti nell’ordine della creazione, poiché totalmente spirituali, svincolati dai limiti connessi con una natura materiale e dotati di grande perfezione nell’esercizio delle attività dello spirito, cioè l’intelligenza e la volontà. Ma restano creature, un abisso le separa dal Creatore, da lui dipendono totalmente nel loro esistere ed Egli è, e non potrà mai non essere, il loro Signore, per quanto esse lo odino e lo rifiutino.
Satana è una creatura spirituale
La vita dello spirito, di cui anche noi facciamo esperienza come di una delle due dimensioni della nostra natura, negli angeli – quindi anche nel principe degli angeli ribelli – è invece la costituzione essenziale della propria natura: l’angelo, infatti, è immateriale, senza corpo, e la sua essenza, il suo modo di essere potremmo dire, è costituito dal pensiero e dalla volontà, le facoltà dello spirito.
Tali facoltà, come dicevamo, non essendo condizionate dalla dimensione corporea, come avviene invece in noi, vengono esercitate dagli angeli secondo tutta la loro potenzialità e perfezione, circoscritte solo dai limiti della finitezza creaturale.
Satana è una creatura spirituale pervertita e pervertitrice
La grandezza, la potenza, la perfezione della natura angelica così come l’abbiamo ora descritta, e che Dio ha voluto tale per la felicità di quegli esseri e a servizio del bene, in Satana e nei demòni si volge al male: questa è la somma perversione che stravolge la bellezza originaria di Satana e lo rende un mostro spirituale, un essere deforme.
Come è potuto accadere questo? Anche gli angeli, come sarebbe poi avvenuto per i nostri progenitori, sono stati invitati a scegliere nella libertà se accogliere o meno la proposta dell’amicizia con Dio; in questa proposta è inevitabilmente contenuta l’esigenza, propria dell’amicizia, di donare se stesso alla persona amata: di fronte a questa esigenza Satana ha preferito chiudersi in sé e estromettere Dio dalla propria vita.
In questo rifiuto di Dio e del suo amore, totale e definitivo, Satana ha coinvolto e trascinato anche una moltitudine di altri angeli e, successivamente, ha istigato a percorrere la medesima strada rovinosa anche i primi uomini, i nostri progenitori. Da allora e sino alla fine del mondo, Satana è ostinatamente e irrimediabilmente votato al male, nella continua ricerca di trascinare nella rovina con sé quante più creature gli è possibile.
Da questa condizione perversa egli non può essere redento, non perché Dio con continui ad offrirgli la propria amicizia, ma perché Satana non può che continuare liberamente e invariabilmente a respingerla: questa è l’essenza, come vedremo più avanti, dell’inferno in cui vivono i demòni e i dannati.