Risurrezione Cristo Memorie di Nicodemo prove catechesi - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Risurrezione Cristo Memorie di Nicodemo prove catechesi

Questioni Storiche

Resurrezione di Gesù Cristo

Memorie di Nicodemo
(recens. greca A) - sec. I-II
cap. 11

3. Un uomo di nome Giuseppe, consigliere della città di Arimatea, egli pure in attesa del regno di Dio, andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo tirò giù, l’avvolse in un panno di lino e lo depose in una tomba scavata nella roccia dove non era stato deposto ancora mai alcuno.

12
1.Le autorità contro Giuseppe e Nicodemo. Udito che Giuseppe aveva chiesto il corpo di Gesù, gli Ebrei lo cercarono e con lui le dodici persone che avevano detto che Gesù non era nato da fornicazione, Nicodemo e molti altri che si erano presentati a Pilato e avevano illustrato le sue buone azioni.Ma tutti si erano nascosti, e non videro che Nicodemo, perché era un capo degli Ebrei. Disse loro Nicodemo: "Com’è che vi siete radunati nella sinagoga?". Gli Ebrei gli risposero: "Come hai fatto a entrare nella sinagoga? Tu sei infatti associato con lui e nella vita futura la sua parte sarà con te". Nicodemo rispose: "Amen, amen". Così pure Giuseppe venne e disse loro: "Perché siete irritati verso di me per il fatto che ho chiesto il corpo di Gesù? Vedete, l’ho posto nel mio sepolcro nuovo, dopo averlo avvolto in un panno di lino, ed ho fatto rotolare la pietra all’ingresso della caverna. Voi non vi siete comportati bene verso il giusto, giacché non vi siete pentiti quando l’avete crocifisso, anzi lo avete ancora trapassato con la lancia".


Ma gli ebrei arrestarono Giuseppe e diedero ordine di mantenerlo sotto buona custodia fino al primo giorno della settimana; e gli dissero: "Sappi che l’ora non ci permette di agire contro di te, giacché sta spuntando il sabato, ma sappi che tu non avrai mai l’onore di una tomba: la tua carne, infatti, sarà gettata agli uccelli del cielo".Rispose Giuseppe: "Questo parlare è simile a quello del superbo Golia che si erse contro il Dio vivente e il santo Davide. Giacché Dio disse, per mezzo del profeta: «Mia è la vendetta, io ricompenserò», dice il Signore. Ed ecco ora, uno che era incirconciso, ma dal cuore circonciso, prese dell’acqua e si lavò le mani dicendo: «Sono innocente del sangue di questa persona giusta. Vedetevela voi!». Avete risposto a Pilato: «Il suo sangue sia su di noi e sui nostri figli». Ed ora io temo che l’ira di Dio venga su di voi e sui vostri figli, come avete detto". Udite queste parole, gli ebrei si infuriarono, gli posero le mani addosso, lo legarono e lo rinchiusero in una camera senza finestre e alla porta posero delle guardie; e apposero i sigilli alla porta del luogo ove avevano rinchiuso Giuseppe.

Nel sabato, i capi della sinagoga, i sacerdoti e i leviti, emanarono una ordinanza affinché, nel primo giorno della settimana, tutti gli uomini si radunassero nella sinagoga. E tutto il popolo s’alzò di buon mattino e, nella sinagoga, tenne consiglio sul genere di morte da infliggergli. Allorché ebbe luogo il consiglio, ordinarono che egli fosse introdotto, con grande disonore. Aperta la porta non lo trovarono.Tutto il popolo restò stupito, perché i sigilli erano intatti e la chiave l’aveva Caifa. E non osarono più mettere le mani su colui che, davanti a Pilato, aveva parlato in favore di Gesù.

cap. 13

Testimonianza delle guardie. Mentre ancora sedevano nella sinagoga, stupiti a motivo di Giuseppe, giunsero le guardie che gli ebrei avevano chiesto a Pilato per custodire il sepolcro di Gesù affinché i suoi discepoli non andassero a rubarlo, ed annunziarono ai capi della sinagoga, sacerdoti e leviti, quanto era accaduto. Come fosse venuto un grande terremoto e: "Abbiamo visto un angelo discendere dal cielo, far rotolare la pietra dall’ingresso della tomba e sedere su di essa, ed era splendente come la neve e come il lampo. Noi tremammo dal grande spavento e restammo come morti. Udimmo la voce dell’angelo che parlava con le donne, che attendevano alla tomba, dicendo: «Non temete! So, infatti, che voi cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui! Risorse, come disse. Venite a vedere il luogo dove giaceva il Signore, e andate subito a dire ai suoi discepoli che egli risorse dai morti, ed è in Galilea»".
2.ebrei domandarono: "Con quali donne parlò?". Le guardie risposero: "Non sappiamo chi erano". E gli Ebrei: "Che ora era?". "La mezzanotte" risposero le guardie. Gli ebrei domandarono: "E perché non avete preso le donne?". "A causa della paura, eravamo diventati come morti - risposero le guardie - e pensavamo di non rivedere più la luce del giorno. E come avremmo potuto prenderle?". Gli ebrei risposero: "Quant’è vero che il Signore vive, noi non vi crediamo".Le guardie dissero agli ebrei: "In quell’uomo avete visto così tanti segni e non credete; come dunque potrete credere a noi? Avete fatto proprio un giuramento vero: «Quant’è vero che il Signore vive», egli infatti vive veramente. Abbiamo udito, proseguirono le guardie, che avete rinchiuso quel tale che ha chiesto il corpo di Gesù, che avete apposto alla porta i sigilli e, quando l’avete riaperta, non l’avete trovato. Dateci dunque Giuseppe e noi vi daremo Gesù".Glii ebrei risposero: "Se n’è andato nella sua città". "Anche Gesù risorse, dissero le guardie, come abbiamo udito dall’angelo, ed è in Galilea".
3.All’udire queste parole, gli ebrei temettero grandemente e dissero: "Che questo racconto non giunga alle orecchie del popolo e tutti si rivolgano a Gesù!". Gli ebrei allora tennero consiglio, ammassarono una grande somma di denaro e la diedero alle guardie, dicendo: "Dite che mentre voi dormivate, nella notte, vennero i suoi discepoli e lo rubarono. Qualora il procuratore udisse questo, gli parleremo noi affinché non abbiate da preoccuparvi". Ed essi preso (il denaro) fecero come erano stati istruiti.

cap. 14
1. Gesù sul monte Mamilch. Ma dalla Galilea vennero a Gerusalemme un sacerdote, Finee, uno scriba, Adas, un levita, Aggeo, ed annunziarono ai capi della sinagoga, sacerdoti e leviti: "Abbiamo visto Gesù che sedeva sul monte Mamilch con i suoi discepoli. Egli ordinò ai suoi discepoli: «Andate in tutto il mondo ed annunziate a tutta la creazione: chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. Questi sono i segni che accompagneranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti, se berranno una bevanda mortifera non farà loro alcun male, imporranno le mani sui malati e guariranno» (cfr. la finale aggiunta di Mc 16,17-18). E abbiamo visto che mentre Gesù parlava ancora ai suoi discepoli, fu preso in cielo".


2.Dissero allora gli anziani, i sacerdoti e i leviti: "Date gloria al Dio di Israele e confessate davanti a lui se veramente avete udito e visto queste cose, così come le avete presentate". Gli annunciatori risposero: "Quant’è vero che vive il Signore, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, noi abbiamo udito questo e abbiamo visto mentre era preso in cielo". Gli anziani, i sacerdoti e i leviti, risposero: "Siete venuti ad annunziarci questa notizia o siete venuti per presentare a Dio la vostra preghiera?". "Per presentare a Dio la nostra preghiera" risposero. Dissero allora gli anziani, i sacerdoti e i leviti: "Se siete venuti per presentare a Dio la vostra preghiera, a che scopo queste ciance davanti al popolo?". Il sacerdote Finee, lo scriba Adas e il levita Aggeo, risposero ai capi della sinagoga, ai sacerdoti e leviti: "Se le parole che abbiamo detto e quanto abbiamo visto sono peccato, eccoci davanti a voi! Fateci quanto è giusto ai vostri occhi". Essi allora presero la legge e li scongiurarono di non ripetere mai più ad alcuno queste parole. Poi diedero loro da mangiare e da bere e li scacciarono dalla città dopo aver loro dato anche del denaro e tre uomini che li accompagnassero fino in Galilea. E se ne partirono in pace.


3.Angoscia delle autorità ebraiche. Partiti questi uomini per la Galilea, si radunarono nella sinagoga i sommi sacerdoti, i capi della sinagoga e gli anziani, chiusero la porta ed elevarono una grande lamentazione dicendo: "Perché avvenne questo segno in Israele?". Ma Anna e Caifa dissero: "Di che vi turbate?, che avete da piangere? Non sapete che i suoi discepoli diedero molto denaro ai custodi del sepolcro e li ammaestrarono a dire che discese un angelo dal cielo a far rotolare la pietra dall’ingresso della tomba?". Ma i sacerdoti e gli anziani obiettarono: "Sia pure! I suoi discepoli rubarono il corpo. Ma come ha fatto la sua anima ad entrare nel suo corpo, sicché ora egli si trova in Galilea?". Incapaci di rispondere a questo, alla fine con sforzo conclusero: "Noi non dobbiamo credere agli incirconcisi".


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